LZ19: Si torna alla normalità

LZ19: Si torna alla normalità

Eccoci qua, rientrati a casa dopo una settimana di LZ19YOTA, qualche commento a caldo dei partecipanti:

Amelia IU5LVM: È stata un’esperienza bellissima: ho avuto occasione di costruire la mia prima antenna, ho rispolverato il mio interesse per la telegrafia e grazie alle esperienze condivise dagli altri ragazzi e ragazze ora ho molti spunti su come organizzare le future attività YOTA in Italia. Ultima cosa ma non meno importante mi sono divertita tantissimo e ho avuto occasione di conoscere tanti youngsters della mia età provenienti da tutto il mondo (siamo davvero in tanti!).
Al ritorno ero stanchissima ma se potessi scegliere rifarei tutto da capo!

Alessio IU3LZN: Devo dire che è stato davvero un esperienza unica nel suo genere, mi sono divertito veramente tanto! Ho avuto modo di stringere amicizie con persone da ogni parte del globo, abbiamo fatto molte attività di tutti i tipi: dal ascoltare le presentazione delle varie nazioni (progetto “train the trainer”) a visitare la stazione da contest LZ5R la seconda più grande della Bulgaria e anche costruire delle antenne per 2 e 20m. il volo e stato molto entusiasmante in quanto è stata la mia prima volta su un aereo passeggeri e ho anche potuto sedermi in cabina di pilotaggio! spero tanto di rifare quest’esperienza e di rincontrare tutti i miei amici, sono stato molto fiero di rappresentare la mia nazione e di aver portato nuove conoscenze al gruppo yota Italia. Mi auguro di avere l’occasione di poter raccontare l’esperienza che ho vissuto perché c’e veramente tanto da raccontare!

Luca IU2FRL: Per me è stato il secondo Camp internazionale (avevo già partecipato a Londra nel 2017), ad ogni edizione si vede sempre più crescere il gruppo ed è veramente notevole osservare come in così tanti paesi ci siano tanti giovani volenterosi e appassionati al mondo della radio, soprattutto per le YL che quest’anno erano più del 50% dei partecipanti. È stato anche interessante vedere come le altre nazioni stiano promuovendo a livello nazionale i progetti sui giovani, i risultati ottenuti e i progetti futuri, condividere queste esperienze ci ha dato tanti spunti su cui lavorare anche insieme al team Yota Italia. Nonostante il Camp fosse basato sul mondo della radio non ho mai toccato un microfono, ho preferito dedicarmi a fare nuove amicizie e ad imparare il più possibile, soprattutto grazie alla abbondante e costosissima strumentazione messa a disposizione dagli organizzatori del Camp. Se proseguiamo con questo trend ci manca davvero poco a conquistare il mondo!

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